Cosa sono i bastoni da trekking?
I bastoni da trekking sono una evoluzione del vecchio bastone in legno per la montagna. Questa evoluzione ha portato all’utilizzo di una coppia di bastoncini per diverse attività – Trekking, Nordic Walking, Exerstriding, Sci – con significative differenze l’uno dall’altro sia nell’utilizzo che nella costruzione.
A cosa servono e perché usare i bastoni da trekking? (indice)
I bastoni da trekking servono a stabilizzare e bilanciare l’escursionista durante la camminata, in tutte le condizioni e inclinazioni. Sono un supporto, riducono la fatica complessiva – ma non le calorie bruciate, vedremo il perché – riducono di circa il 25% la pressione sulle ginocchia (secondo qualcuno addirittura del 40%, ma è una misura eccessiva), bilanciano la camminata riducendo lo stress sulla schiena e, nel complesso, aiutano molto.
Con i bastoni da trekking:
- si fa meno fatica, perché si preme meno sui muscoli delle gambe e della schiena;
- si accresce l’equilibrio;
- si “risparmiano” le ginocchia, poiché il peso non è più totalmente su di loro;
- in salita si allenano i tricipiti e i dorsal laterai, muscoli non interessati nella normale camminata;
- in discesa si usano le spalle, il torace e gli addominali, muscoli non interessati dalla normale camminata;
- si bruciano più calorie, perché si usano più muscoli, ma si stressano meno le gambe e si avverte meno fatica;
- si accresce la resistenza, perche non ci si ingobbisce per la fatica o il peso dello zaino, si tiene il torace più aperto e la respirazione risulta più facile e ampia. Questo significa più ossigeno, e che coi bastoni da trekking si fa più strada;
- si sale e si scende molto più velocemente: in un gruppo misto – chi con e chi senza i bastonicini da trekking – in genere chi ha i bastonicini semina gli altri nei dislivelli, in particolare in salita. Premendo sulle braccia, sali con meno fatica;
- Coi bastoni da trekking eventuali incontri con serpenti e cani randagi sono meno pericolosi e più gestibili. C’è chi dice di averli usati addirittura per spaventare orsi, ma lascerei perdere, almeno per ora, queste presunte tecniche di difesa.
Quando usare i bastoni da trekking? (indice)
Sempre. Quando si inizia ad usare i bastoni da trekking non si vuole più tornare indietro: si cammina meglio, riparano da molti fastidi a muscoli e articolazioni, ti fanno “allenare” meglio, accrescono la sicurezza contro le cadute, ti fanno fare più strada. Che il terreno sia piatto, in pendenza o accidentato, si possono usare. Quando il terreno diventa eccessivamente intricato, e magari non si riesce ad avanzare senza districarsi o usare un machete, li si può sempre chiudere e ritirare con pochi movimenti – molti zaini da trekking hanno già le staffe porta bastoni incorporate.
Tipi di bastoni da trekking. (indice)
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Bastoni da trekking con antishock: tantissimi bastoni da trekking montano un sistema diammortizzazione interno. Questo, assorbe l’energia degli urti dissipandone una parte a favore delle articolazioni, che subiranno meno stress. Meglio avere buoni bastoni come i Leki Trail con anti-shock se si soffre di dolori alle articolazioni delle braccia o si hanno i polsi non allenati.
- Bastoni da trekking standard: bastoni non dotati di antishock, come i Ferrino Mustang, sono spesso il modello più leggero.
- Bastoni da trekking compatti o bastoni da trekking da donna: hanno un’impugnatura più adatta alla mano femminile e regolabilità diverse nella lunghezza. Queste differenze valgono un acquisto diverso, perché l’impugnatura dei bastoni da trekking ha un discreto volume e una normale mano femminile spesso fatica di più – inutilmente. Ottimi sono i Black Diamond Trail nella versione per donna.
- Bastoni da trekking non telescopici: i bastoncini da trekking in genere sono stelescopici e facilmente regolabili, ma alcuni modelli sono divisi come la paleria delle tende da campeggio o sono in pezzo unico e hanno una lunghezza fissa. Un esempio possono essere questi Black diamond, dopo vedremo bene perché in genere non li consiglio.
Come scegliere i bastoni da trekking migliori. (indice)
Ecco a cosa stare attenti nello scegliere un modello di bastoni da trekking.
Peso dei bastoni da trekking.
Nel trekking la leggerezza è sempre la benvenuta. Per i bastoni da trekking in generale vale la regola per cui alla diminuzione del peso aumenta il prezzo. In genere, sono da preferire bastoncini il più leggeri possibile: li si tiene in mano intere giornate, dopo le prime ore un grammo in più può pesare come una tonnellata.
Scopo di utilizzo. (indice)
Sembra strano dover specificare di usare per il trekking dei bastoni da trekking, ma va fatto. Online si trovano in vendita bastoni da trekking, da Nordik Walking e Exerstriding, come pure da sci, ma tutti sono disegnati per un uso specifico e diverso, quindi raccomando di prendere per il trekkin dei bastoni da trekking e non da altro. È vero che si possono usare per trekking anche dei bastoni da Nordic Walking (si possono non significa che sia una soluzione equivalente), ma è anche vero che non si può fare viceversa e che così facendo ci appoggeremo a dei bastoni meno resistenti e dalla lunghezza sempre fissa, con delle conseguenze che si capiranno in “Come si usano i bastoni da trekking”. Quindi: per il trekking scegli bastoncini da trekking e non da altro.
Quale impugnatura nei bastoni da trekking? (indice)

Impugnatura in schiuma dei bastincini Ferrino Tibet
L’impugnatura del bastone da trekking determina tutta una serie di conseguenze in base alla forma e al materiale. Se la forma li rende perfetti per il trekking, allo stesso tempo li rende inutili per altri utilizzi. Le impugnature sono studiate nella forma per dare il masimo grip nelle tre situazioni di piano, salita e discesa, e studiate per essere usate in coppia. I bastoni con l’impugnatura “a maniglia” si usano singolarmente, ne esistono di ottima qualità, come questo Alpenstock di Ferrino, e di fatto sono bastoni da hiking e da passeggio, molto apprezzabili nelle passeggiate su sentiero, specie se rilassate e con dolci pendenze. Spesso li si trova venduti in coppia e spacciati per “coppia da trekking”, ma in quel caso sono quasi certamente un acquisto sbagliato. Di fatto però, l’evoluzione è sempre continua, niente di strano che presto si trovino impugnature ibride comode ed efficaci. Se li trovi offline venduti in coppia, fai prima un buon numero di prove per assicurarti che la forma non dia intralcio ai movimenti, o rischi di spezzare un osso della mano alla prima scivolata.
Per il resto, è bene badare al materiale dell’impugnatura.
- Gomma: meglio negli sport invernali, nell’alpinismo, quando c’è della neve e freddo, per fare sci magari. Sconsigliata invece in piena estate, perché tra caldo e sudore lo sfregamento fa uscire dolorose vesciche sulle mani, a meno che non si usino dei guantini. Si tratta di un buon materiale, economico e resistente, molto utilizzato e spesso preferito da chi li usa in inverno o usa i guantini. Un esempio sono gli economici Black Diamond o questi altrettanto economici Ferrino GTA.
- Schiuma: materiale più morbido, riduce di molto lo sfregamento e va bene nella maggior parte delle situazioni. Col caldo va decisamente meglio della gomma. I bastoni da trekking con questa impugnatura, ad esempio i solidi Ferrino Mustan, sono i più comuni e versatili
- Sughero: per molti – me incluso – il materiale migliore per le impugnature dei bastoni da trekking. Le impugnature in sughero resistono bene al sudore delle mani, si adattano un minimo, col tempo, alla pressione esercitata dalla nostra mano e assorbono molto le vibrazioni. Resistono forse meno delle altre – comunque alcune schiume resistono meno tempo e cedono davanti a sollecitazioni meno forti, come il calore – ma la comodità che offrono nelle escursioni primaverili ed estive è degna di nota. un buon esempio di bastoncini in sughero sono questi Leki Cressidra, di alta qualità e fattura e adatti anche per chi è agli inizi e deve “farsi le mani”.
Quale materiale nel fusto dei bastoni da trekking? (indice)
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Fusto in alluminio degli storici Ferrino Tibet
I bastoni da trekking in alluminio sono i più comuni ed economici. L’alluminio non è il materiale più leggero – è comunque molto leggero – ma resiste meglio agli urti. Come pro abbiamo la resistenza e il prezzo più basso, come contro il peso, che a lungo andare potrebbe influire sul fattore stanchezza.
- I bastoni da trekking in carbonio sono anch’essi molto comuni, e sono leggerissimi e più costosi. Come pro abbiamo sicuramente la grande leggerezza, maggiore rigidità e maggiore forza, come contro il prezzo e la poca resistenza agli urti: un colpo importante ad una roccia, si fila la fibra e pochi metri dopo il bastone si spaccherà sotto il nostro peso. Son i più desiderati e i più sostituiti. Sceglierli è questione di gusti e praticità: se non si va a offroad su pietraie accidentate, i bastoni da trekking in carbonio sono sicuramente i più piacevoli da avere, specie se si deve marciare per giorni.
- i bastoni da trekking in Titanal sono meno comuni e più costosi, si tratta di metallo più rigido e resistente dell’alluminio, con la stessa resistenza meccanica del titanio ma meno denso . Solo alcuni modelli di alta gamma come i quelli di Komperdell lo utilizzano – e qualche mazza da golf.
Sono migliori i bastoni da trekking telescopici o a lunghezza fissa? (indice)
I bastoni fissi rimediano alla impossibilità di modificare l’altezza con l’utilizzo di un manico più lungo, ma sono specifici per vie strette e difficili da praticare, dove è richiesta massima robustezza e poco ingombro. Lascia perdere i bastoni a lunghezza fissa, a meno che non abbia già esperienza e sappia che per delle particolari vie da te frequentate sono davero il meglio. In quel caso, dovrai comprarli dell’altezza giusta e senza sbagliare (sotto spiego come regolare l’altezza dei bastoni da trekking). I vantaggi di questi bastoncini sono una incredibile leggerezza, minime dimensioni e ottima resistenza. Un esempio valido sono questi leggerissimi bastonicini Black Diamond Distance Carbon Z, oramai ben conosciuti.
Per il resto delle occasioni, i bastoni da trekking telescopici, come i miei collaudati Ferrino Mustang, sono la migliore scelta, perché potrai ritirarli velocemente o accorciare e allungare ogni volta che sarai in salita o in discesa – anzi, dovrai farlo.
Che sistema di chiusura è migliore, girevole o a leva? (indice)
Rispondere a questa domanda in modo assoluto è difficile, perché entrambi i tipi di chiusura hanno pro e contro.
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sistema twist dei bastoni Ferrino Tibet
Sistema “twist” o girevole: i bastoni girano uno dentro l’altro e si bloccano per pressione. Questo sistema è abbastanza efficace e veloce (impugni i segmenti, ne giri uno, regoli la lunghezza e rigiri nella direzione opposta), ma ha il difetto di essere un minimo sensibile ai mutamenti di temperatura, per cui si “ammorbidisce” se la temperatura scende molto e tende a bloccarsi se sale molto. Questo problema è a mio parere trascurabile nella gran parte dei casi, dato che è difficile passare in poche ore dalla neve al deserto senza mai modificare la lunghezza dei bastoni, ma è bene saperlo. Inoltre, in genere viene naturale alle pause e alle soste controllare se i segmenti si sono allentati o meno. Hanno questo sitema i Leki Trail.
- Sistema a leva: una volta regolato con un cacciavite, basta alzare o abbassare una levetta per bloccare il bastone alla lunghezza desisderata. Questo è più facile ed è spesso più efficace nel non far scivolare i pezzi uno dentro l’altro. Usano questo sistema gli ottimi Leki Corklite
.
Per entrambi i sistema l’efficacia cambia da modello a modello – i bastoni da trekking non sono tutti uguali.
Quante sezioni deve avere il bastone da trekking? (indice)
- 2 sezioni, sono bastoni da trekking più forti e più rigidi, più durevoli e affidabili, come i validi Black diamond Trail Sport 2
.
- 3 sezioni, sono bastoni da trekking molto più portabili, come i Leki Corklite.
Se non si prevede di attaccare spesso i bastoni allo zaino – come ad esempio su terreni piuttosto omogenei – sono consigliabili i bastoni in due sezioni, per sfruttarne al meglio le doti. Per gli altri casi, meglio avere un tre sezioni da appendere allo zaino ogni volta che si vuole: sono comunque resistenti, forti e affidabili. I bastoni da trekking migliori per alpinismo, arrampicata e backpacking nella natura sono quelli a tre sezioni, facilmente attaccabili allo zaino.
Sono meglio i bastoni da trekking con o senza antishock? (indice)
Questa scelta è in genere dettata dall’esperienza: ognuno capisce quali preferire dopo varie prove.
- I bastoni da trekking con antishock, pesano di più, costano un pochetto di più dei modelli simili che ne sono sprovvisti e fanno più rumore durante la camminata, ma allo stesso tempo trasmettono meno vibrazioni a polso, gomito e spalla e possono essere particolarmente apprezzati quando queste articolazioni non sono al loro meglio. In particolare sulle rocce, poi, modelli come i Leki Trail con Anti-Shock e altri attutiscono molto.
- I bastoni da trekking senza anti-shock sono più leggeri e meno rumorosi, dissipano meno energia perché all’impatto col terreno non affonda nessuna molla, ma allo stesso tempo non danno la “sicurezza” alle articolazioni data dall’antishock. Sono nettamente più adatti ai terreni morbidi che a quelli rocciosi. Io uso da tempo dei Ferrino tibet che non hanno anti-shock, ora fuori produzione, e mi sono sempre trovato bene.
Personalmente preferisco i modelli privi di antishock, perché trovo che il vantaggio dato dal sistema di molle non valga le energie spese per portare quel peso in più – e già la divisione in parti, l’impugnatura in gomma ed eventuale gommino su certi terreni attutiscono molto le vibrazioni – ma è questione di gusti ed esigenze e io sono un camminatore molto leggero, se fossi più pesante forse la penserei diversamente. In genere, le persone alte e/o pesanti preferiscono avere l’antishock. In ogni caso, lo si sfrutta al meglio sui terreni duri, dove la sua utilità e la sua efficacia raggiungono davvero il massimo.
Le punte dei bastoni da trekking. (indice)

Punta dei bastoni da trekking Ferrino Tibet
Più la punta è stretta più è adatta a terreni duri, più è larga più si adatta a terreni morbidi. In caso di neve si può aggiungere il cestello, e spesso li vendono con dei gommini in dotazione, utili quando il terreno è morbido, a seconda della forma che hanno e della mescola, e difficilmente intercambiabili tra marche diverse. Quando si consumano in genere è bene comprarli della stessa marca produttrice del bastone.
Come si usano i bastoni da trekking. (indice)
I bastoni da trekking si usano posando la punta davanti a te, in modo da stabilizzare la camminata e aiutarti in caso di equilibrio precario. Gamba destra e bastone sinistro, gamba sinistra e bastone destro, questo è il modo di camminare coi bastoni da trekking, il più sicuro e di sostegno per il peso e l’equilibrio.
Regolare l’altezza dei bastoni da trekking. (indice)
- In piano, in posizione eretta, disponi il braccio lungo il finco, piegalo formando un angolo di novanta gradi – portando il polso all’altezza del gomito: quella è l’altezza a cui dovrà stare l’impugnatura.
- In salita accorcia i bastoni da trekking, così da puntarli davanti a te e aiutarti nell’ascesa.
- In discesa allunga i bastoni da trekking, così da poterli puntare davanti a te per poggiarti e allentare la pressione sulle ginocchia.
Come impugnare i bastoni da trekking. (indice)
Lascio parlare le immagini.
Manutenzione dei bastoni da trekking. (indice)
Dopo ogni escursione è bene fare un po’ di manutenzione del bastone da trekking. Questa è molto semplice e si fa in pochi minuti.
- Smonta il bastone nei suoi segmenti.
- Rimuovi la polvere e il fango lungo i segmenti.
- Ispeziona tutti i componenti per controllare che fango, sabbia o sassolini non siano incastrati negli ingranaggi, e rimuovo ogni impurità, con uno straccetto o un pennellino.
- Asciuga ogni eventuale traccia di umidità e non usare prodotti a base alcolica o lubrificanti.
- Sostituisci eventuali pezzi usurati o danneggiati.
- Specie se inverno, lascia i bastoni da trekking smontati per qualche ora, perché dissipino completamente l’umidità.
- Rimonta tutto.
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