Per festeggiare la nuova pagina di Camping&Outdoor.it dedicata ai rinvii, brevi accenni sui rinvii da free climb/arrampicata.
I rinvii da arrampicata sono composti principalmente da tre parti: due moschettoni collegati da una fettuccia. Questi fanno da connessione tra il chiodo sulla parete e la nostra corda di sicurezza.
La prima cosa da controllare all’acquisto di un rinvio da arrampicata è che ciascun elemento abbia i contrassegni CE 2008, UIAA e la data di produzione. Il controllo va fatto parte per parte perchè per le norme europee il rinvio non può essere certificato nel suo insieme, ma vanno certificate le sue singole componenti separatamente. I parametri dell’ UIAA sono più severi di quelli CE e l’anno di produzione serve a rendersi conto di quanto tempo è passato dall’acquisto per sostituirli per tempo. Se li compriamo in una data lontana da quella di produzione – da nove mesi in poi – è bene scrivere sulla fettuccia la data di inizio utilizzo per poterli sostiture dopo circa tre anni.
I moschettoni del rinvio possono avere varie forme, ma rimane fissa la differenza tra il moschettone che va al chiodo e quello che va alla corda. Il moschettone al chiodo ha la leva dritta e spesso col “dentino”, quello alla corda ha una leva curva per facilitare l’inserimento e spesso nessun “dentino”. Mentre i rinvii da arrampicata sportiva tendono ad essere più leggeri e senza dentino, quelli da alpinismo a volte sono appena più grossi e con delle leve più robuste, ma si tratta di tendenze e non di regole fisse. Leggere le indicazioni del venditore è sempre il modo migliore di capire che prodotto abbiamo di fronte.
La fettuccia deve avere un carico di rottura minimo di 22Kn ed è lunga dai 10 Cm ai 13 Cm, in Perlon (un nylon) o in Dyneema (o Spectra) – materiali molto resistenti. Spesso hanno dal lato moschettone degli agganci plastici o elastici per impedire o limitare la torsione di quest’ultimo nella fettuccia.