Tutte le funzioni vitali si svolgono adeguatamente solo se la temperatura del corpo resta entro un certo intervallo che, nel caso dell’uomo, va dai 35° ai 42°C. Quando sei all’aperto a combattere il freddo, il vento e la neve sulle cime di un’alta montagna, per un’escursione, sci o arrampicata, stare asciutti e caldi diventa la preoccupazione principale.
Perché hai freddo?
Tutti abbiamo sofferto il freddo e capiamo intuitivamente l’importanza di rimanere asciutti. Ma bisogna analizzare meglio il motivo per cui abbiamo freddo e per cui una raffica di vento può farsi sentire fino alle ossa in modo da capire come gli strati possano essere combinati attraverso un sistema preciso per tenerti al caldo.
I modi principali attraverso cui il corpo disperde calore sono quattro:
1. Evaporazione
Se si è bagnati, sia in caso di sudore sia di pioggia, il processo di evaporazione dell’umidità abbasserà la temperatura corporea. L’evaporazione è la funzione primaria di raffreddamento del corpo durante la sudorazione, ma in un ambiente alpino questo può essere pericoloso perché può raffreddarti troppo e troppo in fretta in una situazione in cui non ti puoi riscaldare. Mentre tutti noi abbiamo l’istinto naturale di proteggerci dalla pioggia, il grande errore degli escursionisti inesperti è quello di ignorare quanto il sudore possa lasciarli bagnati diventando un pericolo. L’errore classico dei principianti è quello di indossare una comodissima t-shirt in cotone per un’escursione faticosa, zuppa di sudore che dall’interno arriva all’esterno. In questo modo si crea uno strato bagnato e umido vicino alla pelle che non ti consentirà di rimanere al caldo, anzi porta al raffreddamento a causa dell’evaporazione.
Se aggiungessimo una raffica di vento a sorpresa, il sudore potrebbe portarti anche all’ipotermia. Se il vento si trasforma in pioggia, appena le temperature scendono, potresti trovarti in una situazione molto pericolosa.
L’azione di raffreddamento dell’evaporazione rende necessario uno strato traspirante che allontani l’umidità dal corpo, consentendo di non soffrire il freddo e rimanere relativamente asciutti quando si lavora sodo grazie all’isolamento. I migliori sistemi a strato di questo tipo gestiscono l’umidità a partire dall’interno, con particolare attenzione a evitare il surriscaldamento quando si lavora pesantemente.
Soluzione: strato traspirante che allontana l’umidità.
2. Irraggiamento termico
Il nostro metabolismo produce calore. Se ne diffonde troppo in un ambiente freddo, è più difficile mantenere alta la temperatura corporea. Quando è molto freddo, la maggior parte delle persone si copre bene con una giacca, ma spesso dimentica di indossare un cappello caldo.
Come si può sapere dove il corpo sta perdendo calore per irraggiamento?
Guardando attraverso una telecamera a infrarossi, si vede che la maggior parte del calore proviene dal capo scoperto e l’irraggiamento è una fonte primaria di quella perdita di calore. In caso fossi nudo, perederesti in realtà più calore per irraggiamento dal torace e dal tronco (dove si trovano il cuore e gli organi interni) che dalla testa, ma è una situazione in cui sicuramente non ti troverai. Ecco perché i sistemi a strati combinano un mid-layer che trattiene il calore con un cappello di qualità per tenere al caldo.
Soluzione: strato intermedio che trattiene il calore e un cappello caldo.
3. Conduzione
Il tuo corpo perde calore toccando qualcosa di più freddo rispetto a te. Questo è il motivo per cui usiamo i sacchi a pelo in campeggio: mantengono il nostro calore corporeo vicino al nostro corpo, trattandosi di uno spazio limitato, e non lasciano che il calore penetri e si disperda nel terreno freddo.
Quando sei all’aperto, considera quali parti del tuo corpo potrebbero toccare qualcosa di freddo. Calzini caldi e scarpe adeguate sono fondamentali se la temperatura del suolo è bassa.
Un buon paio di guanti potrebbe anche essere necessario per isolare le mani durante attività di trekking tra rocce fredde o addirittura anche per toccare le pentole in metallo.
La conduzione entra in gioco anche in caso di pioggia fredda, nevischio o neve. Ogni goccia di pioggia fredda che atterra sulla tua pelle riesce a portare via calore corporeo attraverso la conduzione, in particolare dalla testa se è scoperta.
Soluzione: calzini caldi, strato isolante e uno strato esterno impermeabile.
4. Convezione
Abbiamo tutti sentito parlare del fattore vento gelido, dove la temperatura effettiva è molto più bassa a causa del vento: “E’ come se ci fossero – 23°C!”
Il motivo per cui il vento gelido può essere così mortale è che combina il peggio dell’evaporazione con la convezione, sentendo il doppio del freddo.
La convezione è il raffreddamento a partire dal movimento di aria e fluidi.
La convezione funziona così: l’aria fredda o l’acqua si muove vicino al vostro corpo, si riscalda e si allontana, permettendo all’aria più fredda o all’acqua di raggiungere di nuovo il tuo corpo, raffreddandoti. In poche parole? Niente sarà in grado di portarti così rapidamente all’ipotermia come il vento, l’evaporazione e la convezione.
Se stai cercando di rimanere caldo è necessario evitare che ciò accada, quindi è importante mantenere se stessi lontani da precipitazioni e protetti dal vento.
Soluzione: strato di base che allontanano l’umidità e strato anti-vento.