Una ricerca danese ha rivelato dati interessanti, studiando 1.815.091 risultati di 131 maratone. La più importante ricerca fatta finora ha concluso che le donne sono migliori nella corsa del 18,61% rispetto agli uomini, con un ritmo controllato e costante sia nella prima che nell’ultima parte della maratona. La ricerca dimostra inoltre che gli uomini e le donne si affaticano subito molto e che i risultati delle maratone potrebbero migliorare in modo significativo semplicemente partendo più lentamente.
Sommario:
1.Scopo dello studio
2. Metodi e programmi utilizzati per l’analisi dei dati
3. Risultati dell’analisi
4. Conclusioni
5. Considerazioni finali su come migliorare i vostri risultati nella maratona
6. A proposito dei ricercatori
1. Scopo dello studio
Lo scopo della ricerca è stato quello di analizzare le prestazioni e risultati delle maratone, affrontando le possibili differenze nei due sessi.
Inoltre, lo scopo è stato anche quello di far conoscere ai maratoneti il potenziale miglioramento che potrebbero riscontrare semplicemente modificando il loro passo.
Per i ricercatori è stato importante mostrare i risultati statisticamente significativi. Tutti i dati sono basati su un’enorme quantità di risultati, accertati al 99,9% e oltre.
2. Metodi e programmi utilizzati per l’analisi dei dati
I dati comprendono 1.815.091 risultati di 131 maratone mondiali, dal 2008 al 2014. Tutte le informazioni sono state standardizzate per eseguire l’analisi statistica. Ogni corridore è stato classificato per sesso, età, paese, posizione in classifica, risultati intermedi, risultato finale e anno della prestazione. I valori anomali sono stati esclusi dall’analisi.
Dei 1.815.091 partecipanti, 1.423.160 hanno specificato il sesso e 422.003 partecipanti hanno specificato la loro età.
3. Risultati dell’analisi
Questa sezione è suddivisa in sezioni separate per categorie.
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Distribuzione e cambiamenti in base al sesso
Dei 1.815.091 partecipanti, 1.423.160 hanno specificato il sesso: 974.599 (64,48%) erano uomini e 448.561 donne (31,52%).
Negli ultimi 5 anni, la crescita delle vittorie femminili è stato più alta del 54,29% rispetto a quelle maschili. In numeri reali, la partecipazione degli uomini è aumentata da 136.846 a 166.422 maratoneti (21,61%). Per quanto riguarda le donne, invece, le partecipanti sono aumentate da 59.073 a 78.771 (33,35%). Se la crescita continua di questo passo, sarà solo una questione di tempo prima che ci siano più donne che uomini a correre in una maratona.
Suddividendo ulteriormente i due sessi secondo l’età, si nota subito come, in particolare nella fascia di età al di sopra dei 50 anni, le donne stanno aumentando molto di più rispetto agli uomini. Per gli over 50, la crescita delle atlete è del 89,70%, mentre per gli uomini è del 54,56%.
Confrontando l’aumento nei gruppi divisi per fascia di età e sesso, vediamo come la crescita dei partecipanti sia guidata, in particolare, dalle fasce di età 50-54, 55-59, 60-64, 65-69, 70-74, 75-79. Si prega di tenere presente che i partecipanti nella fascia di età dagli 80 agli 84 anni, per entrambi i sessi, sono molto pochi e quindi i dati non sono accurati. Per questo motivo si consiglia di non dare loro molto peso.
Differenze di andatura in base ai sessi
I corridori d’élite cercano il più possibile di mantenere un’andatura simile a quella della prima metà della maratona anche durante la seconda parte. A livello fisiologico è meglio correre a un passo costante, anche se molti fattori potrebbero influenzare negativamente il vostro ritmo (orgoglio, testosterone, incapacità di capire il proprio livello di forma fisica, tendenza a rischiare, umore ecc.)
Analizzando 612.724 risultati, si nota come gli uomini siano meno bravi del 18,61% nel mantenere un’andatura costante nella prima e nella seconda parte della maratona.
Per rendere i risultati ancora più accurati, abbiamo anche analizzato il passo ogni 5 e 10 km. Ciò che avevamo riscontrato era vero, mostrando che gli uomini rallentano del 16,96-27,27% in più rispetto alle donne, a seconda di come si misura il rallentamento.
Inoltre, è stato dimostrato che i primi 5 km sono di solito completati ad un’andatura molto più lenta di 5-10 km. Una possibile spiegazione può essere la fase iniziale della maratona, che frena e rallenta molto i corridori. Un problema riscontrato in molte gare.
In generale, gli uomini finiscono in un tempo medio di 04:21:36, mentre le donne in un tempo medio di 04:41:27. Gli uomini sono più veloci del 7% rispetto alle donne. Per gli uomini l’età in cui si è più veloci è a 38 anni, mentre per le donne l’età è di 24 anni.
Lo scopo di questo studio non è stato quello di osservare le prestazioni soprattutto secondo le fasce di età, ma quello di mostrare chiaramente come le fasce di età 35-39 e 40-44 anni siano quelle composte dai migliori battistrada, mentre la fasce di età 0-19 anni e over 70 anni si affaticano molto di più. In effetti, la fascia di età 0-19 anni si affatica del 55,91% in più rispetto ai corridori che rientrano nella fascia di età 35-44 anni.
4. Conclusioni
- L’aumento delle partecipanti donne è più alto del 54,29% rispetto a quello degli uomini. L’interesse per la maratona è in aumento in entrambi i sessi e per tutte le età, ma soprattutto fra le donne over 50 che partecipano sempre di più alle maratone.
- Anche se gli uomini sono maratoneti più veloci rispetto alle donne (a causa della genetica), non sono i più svegli. Le donne sono migliori del 18,61% nel mantenere l’andatura.
- La fascia di età 0-19 anni si affatica di più del 55,91% nella seconda parte della maratona rispetto alle fasce di età 35-39 e 40-44 anni.
5. Considerazioni finali su come migliorare i vostri risultati
Jens Jakob Andersen, ex maratoneta, alla guida di questa ricerca, suggerisce 5 importanti linee guida per migliorare i risultati della vostra maratona:
- Iniziate con un passo più lento di quello che vi sembra naturale;
- Non fatevi prendere dall’emozione e dal pubblico;
- Gareggiate per voi stessi e non siate in competizione con gli altri;
- Se non riuscite a mantenere l’andatura prevista, rallentate immediatamente invece di arrivare, in seguito, a star male fino a crollare;
- Gran parte del vostro allenamento deve essere composto da percorsi facili, al vostro passo in modo da imparare a capire come ci si sente correndo a quel ritmo.
6. Circa i ricercatori
Jens Jakob Andersen è stato alla guida della ricerca. Jens Jakob è un ex corridore agonista e statistico della Copenhagen Business School. È il fondatore di RunRepeat.com, una piattaforma gratuita e senza pubblicità che analizza recensioni sulle scarpe da corsa. La ricerca è stata portata avanti dallo statistico polacco Wojciech Fedyszyn e un gruppo di importanti maratoneti danesi e internazionali che lavorano per RunRepeat.
Grazie a Jens Jakob Andersen di RunRepeat.com, autore di questa interessante ricerca.