Ci abbiamo creduto, l’abbiamo seguito, siamo rimasti col fiato sospeso ai racconti in diretta dal campo base, affascinati dalle foto di quei luoghi fantastici, dalle immagini di quest’avventura incredibile, e Daniele Nardi non ci ha deluso. Ha dato il massimo, ha spinto lo stile alpino fin dove non era mai arrivato, ha portato con sé la bandiera dei diritti umani, il suo impegno sociale e le emozioni di tutti noi.
La Nanga Parbat Winter Expedition 2013 si è conclusa con un comunicato di ieri, 14 febbraio, lasciandoci ancora alcuni dubbi sulle mani del’alpinista, per i quali speriamo tutti di avere notizie confortanti quanto prima. Dice Daniele:
Sono un po’ preoccupato per le dita, mi serviranno per il prossimo appuntamento con l’alpinismo. Sono molto contento per quanto fatto anche se resta un po’ di amarezza per non aver raggiunto la vetta. Eravamo a 6500 m (nel primo tentativo), avevamo superato la parte tecnicamente più difficile e completato il non ancora salito Sperone Mummery, le gambe e la testa c’erano con tutte le forze, eravamo ad un passo, ma la montagna ha detto no! Torno con un bagaglio eccezionale: ho scalato lo sperone Mummery, ho trovato in Révol una amica e alpinista eccezionale e ho testato nuove modalità di allenamento, scoprendo grazie ad Ilaria Molinari, l’apnea in assetto costante, che mi permetteranno anche in futuro di fare grandi cose. Per un bel po’ odierò il vento, invincibile nemico di questa avventura.
Ripercorriamo le tappe principali della spedizione con l’aiuto di mountainfreedom.
30 Dicembre 2013 Daniele Nardi ed Elisabeth Révol partono per il Pakistan obiettivo scalare in prima assoluta il Nanga Parbat in stagione invernale, aprire quindi una nuova via attraverso il famoso Sperone Mummery in Stile Alpino.
10 Gennaio 2013 Gli alpinisti arrivano al campo base del Nanga Parbat a 4200m e cominciano le operazioni di acclimatazione.
Il 26-27-28 Gennaio 2013 Daniele Nardi ed Elisabeth Révol effettuano il primo tentativo di scalata, riescono a scalare per la prima volta in assoluto tutto lo Sperone Mummery. Le condizioni meteorologiche avverse però costringono gli alpinisti a tornare indietro ed aspettare una nuova finestra di bel tempo per il secondo tentativo.
Il 9-10-11 Febbraio 2013 i due alpinisti effettuano il secondo tentativo di scalata alla montagna. Arrivati a 6000 m di altezza e dopo aver posizionato il secondo campo, venti a 100 km/h li costringono a pernottare due notti a 6000 m. Il 12 febbraio dopo due giorni fermi a 6000 m gli alpinisti non possono far altro che constatare condizioni meteorologiche avverse. Temperature percepite che si attestavano sui -60° e venti superiori ai 70 Km/h non permettevano la salita.
Il 12 Febbraio 2013 a seguito di un congelamento alle dita della mano destra costringono il Capospedizione Daniele Nardi a dichiarare chiusa la spedizione alpinistica Nanga Parbat Winter 2013.
Adesso la spedizione sta rientrando. Si farà sicuramente festa, ci saranno altri racconti, altre foto forse, e il film da fare e da montare, ci vorrà qualche tempo per curare le mani offese dalle bassissime temperature. Soprattutto, dopo tanta fatica e freddo ci sarà del riposo, compagnia, un caminetto acceso, da qualche parte.
Con questo post si chiudono le cronache in “quasi diretta” della spedizione, aggiungerò approfondimenti e altre notizie quando ci saranno. Per questa grande avventura,
Grazie Daniele.