Ultime scarpette recensite.
Da tempo volevo occuparmi del tema e già preparavo il materiale, ma oggi ho trovato degli interessantissimi video in cui Pietro Dal Pra – noto climber professionista, tester La Sportiva, guida alpina – spiega in poche parole i criteri principali da seguire per scegliere delle scarpette da arrampicata. Per tutti, riporto qui la breve trascrizione coi link ai modelli che Pietro consiglia.Come Scegliere la scarpetta da arrampicata, i consigli di Pietro Dal Pra’.
La linea di scarpe La Sportiva comprende ormai diversi modelli da arrampicata e, a volte, diciamo che può essere non facile operare una scelta, soprattutto per uno scalatore che non pratica l’arrampicata da molto tempo.
I fattori che determinano la scelta di una scarpetta da arrampicata sono diversi. Inoltre, tutti i piedi degli arrampicatori sono diversi come diversi sono gli stili di arrampicata che si possono affrontare. Cercheremo in questa sede di analizzare quelli che sono i fattori obbiettivi che sono fondamentalmente tre:
- La forma del nostro piede.
- Quanto il nostro piede è abituato a tenere una scarpa piccola.
- Che terreno di arrampicata andiamo ad affrontare.
È un tentativo di fare un minimo di cultura sull’argomento scarpette di arrampicata, e solo attraverso questa maggiore conoscenza dell’argomento potremo arrivare a fare una scelta che abbia un qualche senso. A tutti buona scelta della vostra scarpetta.
Primo fattore di scelta della scarpetta da arrampicata: la forma del piede.
Prendiamo quindi in analisi il primo di questi fattori di scelta: la forma del piede.
Esistono infinite forme di piedi, chiaramente, ma per facilitarne la comprensione possiamo dividerli in piedi a pianta stretta e piedi a pianta larga.
Generalmente i piedi a pianta stretta sono piedi affusolati e le dita dall’alluce verso il mignolo – o quinto dito – calano molto. Inoltre, nei piedi a pianta stretta in generale l’arco plantare è poco accentuato, e quindi l’osso del piede è abbastanza orizzontale.
I piedi a pianta larga hanno una forma meno affusolata non solo perché sono più larghi nella pianta, ma anche perché solitamente le dita calano meno, hanno una forma più squadrata. Inoltre i piedi a pianta larga, solitamente, hanno un arco plantare leggermente più accentuato e l’osso del piede è un po’ più verticale.
All’interno della nostra linea di scarpette, alcune calzano decisamente meglio sui primi piedi (a pianta stretta, ndr), altre scarpette calzano meglio sui secondi, cioè sui piedi a pianta larga.
Nei piedi a pianta stretta calzano meglio, in genere, scarpe con forme non troppo asimmetriche. Nei piedi a pianta larga calzano meglio forme di scarpette da arrampicata più asimmetriche.
Inoltre, per quanto riguarda le scarpette da arrampicata strutturate bisogna cercare una scarpetta che vada bene sul proprio piede, per quanto riguarda le scarpette meno strutturate, come le ballerine, questa distinzione e questa attenzione è meno importante in quanto sarà il prodotto, sarà proprio la ballerina che si adatterà al nostro piede e non viceversa.
Se abbiamo una pianta stretta, indirizziamoci verso modelli come le Miura Lacci, o le Katana Velcro, che vanno bene per piedi a piante strette. Poi le La Sportiva Solution, le Katana Lacci, le La sportiva Cobra e le Python, che sono, queste ultime due, un po’ meno strutturate, si spalmano bene su piedi di tutte le dimensioni.
Invece consiglierei particolarmente le Miura Velcro e le Testarossa come scarpe che calzano meglio un piede a pianta larga.
Secondo fattore di scelta della scarpetta: quanto la si vuole calzare piccola.
Andiamo ad analizzare il secondo fattore di scelta: quanto piccola si vuole calzare una scarpetta.
Per considerare questo fattore di scelta bisogna prima avere ben chiaro un concetto: il piede all’interno della scarpetta costituisce con quest’ultima un corpo unico la cui rigidità, intesa come possibilità di sostenere il peso dello scalatore, dipende da quanto il piede è costretto dentro la scarpetta. Più il piede è costretto dentro la scarpetta, più il corpo piede-scarpetta diventa un corpo rigido. Più il piede è disteso dentro la scarpetta, più il corpo piede-scarpetta rimane un corpo morbido. Da questo si deduce facilmente che una scarpetta, se vestita grande, deve essere per forza una scarpetta con una suola abbastanza rigida per poter sostenere il peso dello scalatore. Al contrario una ballerina, una scarpetta che non ha molta struttura, per sostenere lo scalatore deve essere per forza vestita abbastanza piccola. Perché sennò non sostiene il peso dello scalatore.
Si ricerca sempre il migliore equilibrio fra rigidità e sensibilità, fra quanto la scarpetta ci sorregge e quanto la scarpetta ci permette di sentire sotto il piede. Una scarpetta rigida toglie sensibilità al piede e toglie anche la possibilità di adattare bene le scarpette alle diverse forme di roccia. Una scarpetta invece molto morbida dovrà sì essere vestita un po’ più piccola, però lascerà allo scalatore quella possibilità di sentire che cosa ha sotto il piede, di spalmarsi sulle diverse forme della roccia, di avere una maggiore superficie di contatto, e quindi di essere in qualche modo più performante, soprattutto su certi terreni, come il terreno strapiombante, dove si dà poco peso al piede, e quindi alla scarpetta, e bisogna far sì che questa si adatti in modo ottimale.
Terzo fattore: scegliere la scarpetta in base al terreno dove si deve arrampicare.
Il terzo fattore di scelta di una scarpetta da arrampicata sicuramente è dove si va ad arrampicare, che tipo di arrampicata si pratica. In generale potremmo pensare di dividere l’arrampicata nelle sue sotto-discipline come il bouldering, l’arrampicata sportiva o l’arrampicata su vie lunghe come sulle montagne.
Tanto nel bouldering come nell’arrampicata sportiva l’obbiettivo principale è, se vogliamo, il raggiungimento della difficoltà massima. Le scarpette vengono calzate per un periodo di tempo molto breve e devono essere assolutamente performanti nelle loro caratteristiche tecniche.
La nostra scelta si orienterà verso il livello performante della scarpetta da arrampicata piuttosto che verso il comfort, perciò possiamo vestire anche scarpette poco strutturate come le ballerine, che ci garantiranno di sentire bene che cosa abbiamo sotto la roccia e, se vestite piccole, ci daranno anche la possibilità di sostenere bene il peso del nostro corpo.
Il comfort sarà il punto più importante da considerare se andiamo a scalare su vie lunghe e su grandi pareti come in montagna, perché sulle vie lunghe difficilmente il nostro obbiettivo sarà la ricerca della massima difficoltà. Piuttosto, sappiamo che vestiremo delle scarpette per molte ore e quindi penso che la cosa più importante a cui pensare sia proprio di stare comodi.
A tutti buona scelta della vostra scarpetta.
I video da cui è stato tratto il testo sono: video 1 – video 2 – video 3 – video 4.