Il piumino

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Cosa sono i piumini e perchè si usano nell’outdoor.

I piumini sono delle giacche per l’inverno imbottite di piume d’oca. Sono usate nell’outdoor perchè capaci di trattenere tantissimo calore, sono versatili nell’utilizzo, possono essere trasportate facilmente, possono servire in maniera eccellente per molti anni e hanno una invidiabile capacità di traspirare. In particolare, il piumino dissipa verso l’esterno l’umidità in eccesso e grazie all’alta resilienza lo si può comprimere un gran numero di volte senza temere di rovinarlo.

L’imbottitura Il potere del piumino La legge europea
Quando preferirlo Scegliere il piumino Altre variabili


(Gli ultimi piumini recensiti)

Le imbottiture dei piumini (torna all’indice).

Quali piume

Il piumino non è semplice piuma, si tratta delle piume più calde, leggere e pregiate che si trovano nel petto degli uccelli acquatici, morbide e vellutate. Questo materiale morbidissimo e comprimibile è uno dei più isolanti ed efficienti conosciuti. Spesso sono mischiate con piume meno pregiate e altro materiale, e bisogna imparare a discernere la qualità in base alle varie

componenti e dal rapporto volume/peso. Fondamentale è la distinzione tra piumino/duvet e piumetta/piuma: “piuma” sono tutte le piume che non son piumino, e sono più spesse e con fibre differenti, dall’inferiore potere calorifero. Il piumino dalle piume più grandi è quello che riscalda di più con meno peso. In moltissimi casi, piumino e piuma sono mischiati in diverse percentuali.

Glossario e ambiguità nei prodotti di importazione.

Specie nell’industria americana, pare ci siano molte ambiguità nei termini, tanto che Northern, Canadian or Arctic, AA, White o Silver Grey, Prime, Pure, Deluxe Super, sarebbero privi di significato dato che la maggior parte degli uccelli non ha mai visto neve in vita sua e il 90% provengono dall’Oriente, la doppia A è sempre meglio di una A, ma è applicata ad un prodotto che non ha una scala di qualità in lettere ed è quindi insensata, il colore è indifferente sulla capacità del piumino di trattenere il calore, Prime è uno standard della carne bovina e non c’entra col piumino, non esistono parametri standard per dire se un piumino è super o cose simili. Mature, significa che gli uccelli sono dell’industria alimentare, con 13- 20 settimane di vita e che mai hanno visto della neve atta a donargli piume migliori di altri. In generale:

  • Piumino: piume più morbide, comprimibili ed elastiche del petto e sottoala, quelle che sono più vicine alla pelle e l’oca si stacca quando costruisce il nido e che la tengono calda nelle basse temperature, con fibre collegate ad un asse centrale;
  • Fibre di piuma: filamenti staccati dall’asse centrale, che si appiattiscono e hanno un minimo valore isolante;
  • Piume/piumette: economiche, pesanti, piatte, fanno volume e riscaldano poco rispetto al piumino;
  • Residuo: residuo di lavorazione, non includente piumino, fibre o piume, inevitabile nel processo di lavorazione;

Per le leggi americane, le percentuali risultano queste:

  • 90/10, piumino minimo 63%, piuma massima 25%, fibre massime 10%, residuo 2%;
  • 80/20, piumino minimo 56%, piuma massima 32%, fibre massime 10%, residuo 2%.
  • 70/30, piumino minimo 49%, piuma massima 39%, fibre massime 10%, residuo 2%.
  • 60/40, piumino minimo 42%, piuma massima 46%, fibre massime 10%, residuo 2%.

Quindi è bene prestare attenzione a questo parametro come al potere calorifero. Essendo un po’ più complessa, ho messo la spiegazione delle normative europee, che consiglio di leggere (clicca qui), a fine pagina.

Il potere calorifero della piuma e la sua misurazione. (torna all’indice)

La misura delle “doti” dell’imbottitura, detto filling power, è misurato in CUIN (pollici cubi) su un’oncia. Si tratta di un rapporto volume/peso: si misura quanto volume occupano le piume per un’oncia di peso.
Il CUIN si rivela per noi utile se teniamo conto che più un’oncia di piume occupa volume – ha un CUIN elevato – più è resiliente e più riscalda.
Facendo degli esempi:

  • imbottitura con 3 once di piuma 700 sono più calde di 3 once di piuma 600.
  • 10 once di piuma 800 hanno un calore simile a 14 once di piume 600, ma a parità di calore le 800 saranno più leggere e più comprimibili, come di contro le 600 più pesanti e meno comprimibili.

Andando ad intuito, in genere più il piumino è grosso più è caldo, ma è bene tenere conto di quanto detto finora. Un piumino 300 è della qualità più bassa, tra i 400 e i 450 è considerato di media qualità, dai 500 ai 550 buono, dai 550 ai 750 molto buono, oltre è piumino eccellente, il migliore. La misura massima raggiungibile è circa 900. Per l’outdoor vengono in genere usate imbottiture da 550 in su, un CUIN elevato.

Il rivestimento dei piumini. (torna all’indice)

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Il tessuto interno ed esterno può fare la differenza quanto le piume utilizzate come imbottitura. I tessuti pienamente waterproof, nonostante membrane e accorgimenti vari, traspirano sempre meno dei tessuti non impermeabili. Questo non significa che non traspirino del tutto, ma lo fanno meno. Impiegano più tempo ad asciugare e sono più costosi e più pesanti, ma sono preferibili in un buon numero di occasioni.
I tessuti con idrorepellenza DWR, invece, sono più economici, leggeri, comprimibili e asciugano più in fretta, ma non sostituiscono una giacca impermeabile e non riparano dagli acquazzoni o pioggia prolungata.

Quando preferire il piumino alla giacca con imbottitura sintetica. (torna all’indice)

Se si è sicuri di riuscire a tenerlo asciutto, il piumino è più

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Piumino di altissima qualità, adatto anche a strato intemedio, Arc’Teryx cerium Sl, si trova lo trovi Qui.

leggero dell’imbottitura sintetica, la sua capacità di riscaldamento declina molto più lentamente nel tempo – anche 15 o 20 anni, le imbottiture sintetiche no – è decisamente più comprimibile e trasportabile, va meglio come strato intermedio, sotto una shell, in genere traspira molto meglio.
Bisogna ricordarsi bene che una volta bagnata la piuma non riscalda più e che, se il piumino si buca e non lo si ripara subito, dal foro si perderanno piume e ogni capacità di riscaldamento della parte.

Scegliere il piumino adatto. (torna all’indice)

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Come per ogni parte del nostro equipaggiamento, quale che sia l’attività, il piumino va scelto in base all’utilizzo che ne dovremo fare e a cosa ci aspettiamo servirà. Riscaldare, ovvio, è il primo passo, ma poi?

Ricordando la regola intuitiva che a maggiore spessore tende a corrispondere maggiore calore – fermo restando quanto detto su CUIN e percentuali – vediamo i diversi casi.

Piumino per lunghe scalate alpine

Dovremo badare che sia leggero nel peso e comprimibile, dato che volume e peso saranno fattori fondamentali.

piumino per Backpacking

Esattamente come per le scalate alpine, in genere è raccomandabile un piumino leggero e molto comprimibile, da tenere in una taschina dello zaino.

Piumino per Campeggio occasionale e città

Potendo ignorare completamente i fattori volume e peso, per la città e il campeggio conviene scegliere i piumini più caldi e durevoli, approfittandone anche per badare di più all’aspetto moda, se si vuole.

Piumino per la Montagna

Per gli amanti della montagna, che la affrontano in tutte le condizioni, conviene avere un piumino che riscaldi bene, che sia robusto e che sia impermeabile, in modo da essere sempre e comunque ben riparati. Il principio è: qualcosa che ripari bene, in maniera affidabile, sempre.

 

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Variabili di scelta dei piumini. (torna all’indice)

Appendibili vs tascabili

Certi piumini, detti clippabili, hanno il loro sacchetto e quando vengono ritirati in esso sono agganciabili all’imbrago o allo zaino. In genere sono anche i piumini più sottili, comprimibili e leggeri – e costosi. Questo sistema torna utile nel climb e nelle salite a più tiri, perchè ci si può fermare, prenderlo dall’imbrago e indossarlo in pochi secondi, prima di perdere il calore della progressione.
L’essere clippabili risulta comunque superfluo nell’utilizzo per hiking, campeggio, città.
Altri piumini si piegano su se stessi e si ritirano in una loro tasca. In genere, ma non sempre, non sono appendibili, ma di fatto risultano comunque comodi perchè non ci si porta dietro nessun sacchetto.
Altri ancora non li si ficca né in tasca né in sacchetto perchè sono più grossi, caldi e robusti.

Con cappuccio Vs senza cappuccio

Per decidere se prendere una giacca piumino con o senza cappuccio, è bene tenere conto di almeno quattro considerazioni e fare un bilancio personale tra i propri gusti e l’equipaggiamento che già si possiede:

  1. se si usa la giacca come strato intermedio, il cappuccio può essere fastidioso;
  2. se si usa la giacca come strato intermedio, può entrare della neve tra il cappuccio del piumino e il cappuccio della shell, con la conseguenza che scenderà dietro la schiena bagnandola, specie se si scia;
  3. se si deve portare il caschetto e il piumino è uno strato intermedio, un cappuccio darà probabilmente fastidio, se è usato come giacca esterna dipende dalle dimensioni del cappuccio;
  4. quale che sia la condizione, un cappuccio in piumino fa caldo e nella maggior parte delle occasioni questo fa piacere.

Un bilancio tra queste cose e ciò che si ha già o si deve ancora acquistare, sarà la risposta perfetta. Ovviamente, in molti casi basta una cuffia per non averne bisogno.

Cappuccio con cordino Vs cappuccio senza cordino

La moda cambia in tutti i settori, inclusa la montagna. Dopo anni, ora stanno prendendo piede i capucci senza cordino, con le dimensioni della parte frontale fisse: se metti il cappuccio ti ripara al suo massimo, sempre. Questi cappucci rendono il capo più leggero e in genere coprono molto efficacemente. I cappucci col cordino tendono ad avere un aspetto più presentabile – specie se li si usa anche in città – e sono più adattabili perchè si può regolare l’ampiezza frontale.
In genere, quelli col cordino risultano più pratici per i caschi.

il piumino trapuntato.

La costruzione in stile trapuntato è la più semplice, la più diffusa, quella dalla fabbricazione più veloce ed economica. Consiste nel prendere due strati di tessuto, porre tra di essi uno strato di piumino o altro materiale isolante, poi cucire i due strati, esattamente come una trapunta, creando della camere all’interno del quale sta una porzione di imbottitura. Questi piumini sono i più leggeri in termini di peso (impiegano molto meno tessuto dei Box Baffle) il prezzo è più contenuto e sono i più diffusi. Il loro contro è che lungo le linee di cucitura l’imbottitura è compressa e diventa un cold spot, un punto freddo, poichè si crea una zona di capo in cui non c’è altro che del sottile filo tra l’interno caldo e l’esterno, con conseguente dispersione di calore. Quindi, per quanto caldi, i piumini trapuntati lo sono meno di quelli con costruzione a scompartimenti. Questa è la struttura più tipica dei parka, che sopperiscono al suo riscaldare di meno coprendo anche sedere e gambe, cosa che spesso fa davvero la differenza e permette di riscaldarsi comunque per bene.

il piumino a “scompartimenti”, Box Baffle.

Struttura piumino a camere o scompartimenti

Struttura del piumino a “camere” o “scompartimenti”

Questa è la struttura dei piumini più tecnici, la sua costruzione permette di eliminare i punti freddi perchè le cuciture non mettono a contatto il tessuto esterno e la fodera interna, non generando quindi alcun punto freddo. Come illustrato nella figura, il tessuto è cucito in “camere“, non in contatto tra loro, che tengono il piumino più gonfio, massimizzandone la capacità isolante e riducendo al minimo la sua compressione. Questi piumini risultano più voluminosi, la loro realizzazione richiede più abilità e tempo, costano quindi di più ma sono anche i più efficienti, quelli che tengono più caldo. In inglese, questa costruzione è chiamata Box Baffle.

La legge europea EN 12934. (torna all’indice)

In Europa e in Italia è in vigore la norma EN 12934, che si somma alla precedente RAL 092A2, basata sui parametri:

  1. l’imbottitura è nuova (quindi ha altri materiali o piumino usato inferiori del 5%)?
  2. è composta solo da piume di volatili acquatici?
  3. qual’è la percentuale di piumino?

Classi di piumino

Le imbottiture di piumino sono divise in sette classi. Riporto qui la tabella del sito www.edfa.eu.

Notare che per le classi II e II è proibito utilizzare la denominazione “nuova”.

Piumino di anatra o oca?

In genere è più caIdo il piumino di oca, ma un piumino di anatra 500 sarà sempre più caldo di uno d’oca 300, quindi sì, c’è differenza tra anatra e oca e in genere l’oca è migliore, ma in fin dei conti son sempre i numeri a dire l’ultima parola. Si hanno delle denominazioni in base alle razze acquatiche, validi per la classe I e II, sempre da www.edfa.eu.

Importante è anche la distinzione della razza di oca scelta.

  • Oca siberiana dà il piumino più pregiato, caldissimo;
  • Ededrone Islandese è anch’esso pregiatissimo, caldissimo;
  • Pimino d’Ungheria, ottima qualità, potere calorifero medio alto;
  • Piumino Polonia, media qualità, buon riscaldamento;
  • Piumino Canada, media qualità, buon riscaldamento.

Piumino di volatili acquatici o terrestri?

Spesso vari piumini sono una miscela tra volatili acquatici e meno pregiati volatili terrestri, così si hanno delle denominazioni che riporto con un’ultima tabella di www.edfa.eu.

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3 Comments

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